Gli attacchi di fame e l’impulso a ricercare il cibo derivano sia dalla difficoltà a controllare le emozioni, sia da una  gestione non adeguata del comportamento alimentare.

Quando non siamo a nostro agio nel nostro corpo e vogliamo perdere peso la prima cosa che facciamo è eliminare alcuni alimenti o intere categorie, come i carboidrati, o diminuirne le quantità. Questo induce nel nostro corpo una condizione di “starvation”, cioè di fame, che a sua volta provoca stress e spinge l’organismo a cercare una soluzione. Improvvisamente, infatti, il corpo, da un punto di vista fisiologico, si trova a non avere più l’energia sufficiente per svolgere le sue funzioni.

Cosa succede quando non mettiamo benzina al serbatoio della macchina? Questa andrà sempre più piano per risparmiare carburante fino a fermarsi del tutto.

La stessa dinamica la attiva il nostro organismo! E come risponde? Per prima cosa riduce il consumo energetico, abbassa il metabolismo e quindi ci fa consumare meno. Nello stesso tempo ricerca di alimenti altamente calorici perchè deve recuperare quell’energia che è venuta a mancare nel modo più rapido e semplice possibile (proprio per questa ragione siamo spinti a ricercare cibi ricchi di grassi e zuccheri, come dolci e ogni altro genere di “comfort food”).

 Quanto detto a dimostrazione che la scelta di eliminare i carboidrati dalla propria alimentazione, pensando così di perdere peso più velocemente, è altamente controproducente! I carboidrati fanno ingrassare nella stessa misura in cui fanno ingrassare proteine e grassi in quanto l’accumulo di grasso come riserva energetica dipende, tra gli altri fattori, dall’eccesso calorico dell’intera giornata: se vengono introdotte più calorie rispetto al nostro dispendio energetico allora questa energia viene trasformata in tessuto adiposo, indipendentemente dal tipo di macronutriente che viene consumato.

Cosa è più utile fare per perdere peso in modo sano ed evitando l’effetto yo-yo?

  1. Non saltare i pasti: saltare i pasti porta a mangiare di più durante i pasti  successivi o a “spiluccare” durante la giornata e soprattutto nel momento del dopocena; e, come abbiamo detto, spinge a cercare cibi altamente calorici.
  2. Non fare le diete “fai da te”:il rischio è quello di calcolare in modo sbagliato il proprio fabbisogno calorico e se scendiamo sotto a una certa soglia calorica rallentiamo il nostro metabolismo.
  3. Concedersi i pasti liberi: regole dietetiche troppo rigide e restrittive, che etichettano il cibo in “positivo e negativo”, “concesso e proibito”, portano la nostra mente a rimuginare in modo sempre più ossessivo sul cibo che ci vietiamo e a desiderarlo fortemente; poiché le regole così rigide vengono prima o poi disattese ci troveremo a mangiare questi cibi in modo eccessivo e non controllato, con conseguenti sensi di colpa ed emozioni spiacevoli.
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