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Anoressia

L’anoressia nervosa è il più conosciuto tra i disturbi alimentari e sicuramente uno dei più gravi.

Esso comporta la deliberata ricerca di perdita di peso attraverso una forte riduzione dell’introito calorico, abuso di esercizio fisico e condotte di eliminazione (vomito, uso di lassativi o diuretici) allo scopo di perdere peso.

Chi soffre di anoressia spesso presenta una bassa autostima, un’estrema paura di ingrassare e un perfezionismo esasperato in tutti gli ambiti (scolastico, lavorativo, sportivo ecc).

Le forme corporee vengono percepite più grandi di come sono nella realtà proprio perché alla base del disturbo anoressico esiste una marcata alterazione della propria immagine corporea, definita “dispercezione corporea”.

L’anoressia è una patologia che comporta gravissimi deficit soprattutto a livello gastrico e cardiovascolare; durante l’età adolescenziale può provocare complicanze mediche irreversibili come l’osteoporosi compromettendo la crescita del giovane.

Criteri Dsm-5 per la diagnosi di Anoressia nervosa

A

Restrizione dell’introito energetico rispetto al fabbisogno tale da condurre a un peso corporeo significativamente basso in rapporto all’età, al sesso, alla traiettoria evolutiva e alla salute fisica.

Si definisce significativamente basso un peso che sia inferiore a quello minimo normale o, nel caso dei bambini e degli adolescenti, inferiore al peso minimo atteso per l’età e il sesso.

B

Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, o persistere in comportamenti che interferiscono con l’aumento di peso anche quando questo è significativamente basso.

C

Alterazione del modo in cui vengono vissuti il peso o le forme del corpo, influenza indebita del peso o delle forme del corpo sulla valutazione di sé, o persistente mancanza di riconoscimento della gravità del sottopeso

L’obiettivo primario del trattamento mira al recupero di un peso ritenuto sano in base all’Indice di massa corporea (BMI) che suddivide in range di sottopeso grave/sottopeso/normopeso/sovrappeso e obesità in base al peso della persona diviso per il quadrato della sua altezza (kg/m2).

Si considera un peso significativamente basso inferiore al minimo normale un IMC inferiore a 17,5. Il focus dell’intervento mira ad allentare la restrizione alimentare (calorica e cognitiva), alla modifica di comportamenti di compenso, al ridimensionamento dell’importanza attribuita al peso e all’immagine corporea e al rinforzo dell’autostima. È fondamentale un intervento precoce e tempestivo rispetto alla comparsa dei primi sintomi.

Se pensi di soffrire di Anoressia nervosa prenota un colloquio con i nostri psicoterapeuti specializzati in Disturbi Alimentari.

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